Prevenire l’obesità e i disturbi dell’alimentazione negli adolescenti

Fonte: Golden NH, Schneider M, Wood C (2016). Preventing Obesity and Eating Disorders in Adolescents. Pediatrics.

L’American Academy of Pediatrics (AAP) ha pubblicato il 22 agosto 2016 su Pediatrics le linee guida evidence-based per gli operatori sanitari su come aiutare gli adolescenti a non sviluppare l’obesità e i disturbi dell’alimentazione.

Le linee guida ricordano che nel corso degli ultimi trent’anni la prevalenza dell’obesità negli adolescenti degli Stati Uniti d’America è quadruplicata e che attualmente circa il 35% degli adolescenti ha una condizione di sovrappeso o di obesità. Sebbene i dati recenti suggeriscono che il tasso si stia stabilizzando, il dato è preoccupante perché l’obesità è associata a un aumentato rischio di problemi di salute in età adulta, come il diabete e le malattie cardiovascolari. Allo stesso modo, i disturbi dell’alimentazione rappresentano il terzo problema di salute più comune negli adolescenti dopo l’obesità e l’asma.

Le linee guida dell’AAP sottolineano che esiste un collegamento tra gli sforzi effettuati per controllare il peso e lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione negli adolescenti, ma anche che la prevenzione dell’obesità correttamente condotta non favorisce lo sviluppo di disturbi dell’alimentazione

I comportamenti evidenziati dalla ricerca risultati associati sia all’obesità sia ai disturbi dell’alimentazione negli adolescenti sono i seguenti:

  • Dieta. È un fattore di rischio sia per l’obesità sia per i disturbi dell’alimentazione.
  • Pasti familiari. Sono collegati al miglioramento della qualità della dieta e offrono l’opportunità ai genitori di fornire un modello di alimentazione salutare ai loro figli.
  • Commenti sul peso. I commenti dei membri della famiglia sul loro peso o sul peso dei loro figli sono associati allo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione. Al contrario, parlare di sana alimentazione, piuttosto che di peso, può migliorare i comportamenti alimentari non salutari.
  • Prese in giro sul peso. Sono associati a comportamenti di controllo del peso non salutari e alle abbuffate.
  • Immagine corporea. L’insoddisfazione per l’immagine corporea è un fattore di rischio per lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione, al contrario l’immagine corporea positiva è associata a un minor numero di comportamenti non salutari di controllo del peso.

Secondo le linee guida dell’AAP un approccio sostenibile alla prevenzione dell’obesità e dei disturbi dell’alimentazione dovrebbe concentrarsi meno sul peso e più sulla modificazione salutare dello stile di vita all’interno della famiglia.

Le linee guida suggeriscono agli operatori sanitari di usare durante le visite mediche le seguenti procedure per aiutare gli adolescenti a non sviluppare l’obesità e i disturbi dell’alimentazione:

  • Fornire consigli costruttivi sulla gestione del peso e sull’adozione di uno stile di vita salutare.
  • Scoraggiare l’adozione di comportamenti alimentari non salutari (per es. salto dei pasti, restrizione calorica severa, vomito autoindotto, uso improprio di lassativi e diuretici, esercizio fisico eccessivo).
  • Promuovere un’immagine corporea positiva evitando di fare commenti sul peso.
  • Informarsi se il paziente ha ricevuto maltrattamenti ed episodi di bullismo.
  • Coinvolgere i genitori incoraggiandoli a consumare il maggior numero possibile di pasti in famiglia con i loro figli e a promuovere un’alimentazione e un esercizio fisico salutari, piuttosto che la perdita di peso.

Infine, le linee guida raccomandano agli operatori sanitari di usare il colloquio motivazionale per migliorare i risultati quando effettuano una consulenza sulla gestione del peso e a tal fine l’AAP mette a disposizione un’app web e mobile gratuita “Change Talk” per imparare a usare questa modalità di colloquio.